Le cefalee sono delle problematiche e delle patologie molto complesse e tutti le conosciamo purtroppo o perché ne sperimentiamo gli effetti devastanti a nostre spese, oppure perché abbiamo persone vicine che hanno questo tipo di patologia, e quindi sappiamo di che cosa si parla.

 Non è un argomento facile perché come vedremo ci sono vari tipi di cefalee e soprattutto perché non sempre se ne parla in maniera corretta con il grande pubblico  che quando pensa alla cefalea pensa  al classico mal di testa.

 Di sicuro parliamo di una problematica che non viene più sottovalutata semplicemente perché secondo alcune statistiche sono in Europa almeno quattro persone su cinque soffrono occasionalmente di mal di testa e una percentuale abbastanza alta tra loro abitualmente.

Siccome come dicevamo tutti sappiamo che cos’è un mal di testa e tutti ne abbiamo sofferto almeno una volta magari dopo una sbornia o quando abbiamo avuto un’influenza, sarebbe bene approfondire comprendendo che la cefalea la possiamo suddividere in tre categorie e quindi possiamo parlare di cefalee primarie e quindi cefalea a grappolo, cefalea di tipo tensivo e poi esistono anche dolori facciali e neuropatie.

 Mentre quando sentiamo parlare di cefalee secondarie come la parola stessa indica la cefalea è sintomo di un qualche altro problema e prima facevamo l’esempio della sbornia, oppure delle influenze.

Non è un gioco stilistico e non è soffermarsi su dettagli inutili, ma anzi dobbiamo capire le differenze tra queste cefalee, anche perché per ognuna poi corrisponde un percorso diverso dal punto di vista terapeutico.

Ad esempio, esistono le cefalee di tipo tensivo e sono tra le cefalee primarie ed è il mal di testa più diffuso che forse tutti conosciamo e in genere si parla di episodi sporadici che possono durare alcune ore, ma in certi casi anche una notte.

 Chi soffre di una cefalea di tipo tensivo ha dei dolori definiti compressivi e costrittivi e non pulsanti a differenza dell’emicrania e cefalea a grappolo che sono ancora più diffuse ma meno potenti.

 Non possiamo permetterci di sottovalutare le cefalee

Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte l’errore più grande che possiamo fare con una cefalea è sottovalutarla soprattutto quando ormai è diventata se non una costante, però un qualcosa che ci accompagna da molto tempo.

 Spesso le persone non se ne prendono carico quasi perché si abituano e quasi perché non sanno che pesci prendere, quando in realtà ormai ci sono degli specialisti che si occupano di questo e sapranno come aiutarci in base al tipo di cefalea di cui soffriamo.

Tra l’altro le cause possono essere varie e può essere un fatto psicosomatico di stress e tensione, ma può essere anche una carenza di ferro.

 Mentre per quanto riguarda i sintomi alcune volte possiamo parlare nel caso dell’emicrania con dolori pulsanti anche nausea o vomito, e infatti parliamo della seconda cefalea più diffusa.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Osteopata  data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)